Era come un’ombra che l’accompagnava ovunque, un’ospite indesiderata che si insinuava nei suoi pensieri più intimi. All’inizio era solo un leggero bruciore allo stomaco, una sensazione di irrequietezza che si manifestava di tanto in tanto. Poi, a poco a poco, si era trasformata in un’ansia costante, un’angoscia che la opprimeva giorno e notte.

L’ansia era diventata la sua compagna di viaggio, la sua più fedele (seppur sgradita) confidente. La seguiva al lavoro, dove ogni scadenza imminente si trasformava in una minaccia incombente. La accompagnava a casa, dove anche il più piccolo rumore poteva innescare una reazione a catena di pensieri negativi. E la teneva sveglia la notte, con la mente che correva a mille all’ora, ripercorrendo in continuazione gli errori del passato e anticipando con terrore quelli del futuro.

Ogni giorno era una nuova sfida, una battaglia contro se stessa. Doveva imparare a gestire la respirazione affannosa, a calmare il cuore che batteva all’impazzata, a controllare i pensieri che si affollavano nella sua mente come un’orda selvaggia. Ma era difficile, talmente difficile.

A volte, si sentiva come intrappolata in una gabbia invisibile, incapace di liberarsi da quella morsa che stringeva il suo cuore. Provava a distrarsi, a immergersi in attività che amava, ma l’ansia trovava sempre un modo per riaffiorare.

Un giorno, sfogliando un libro, trovò una frase che la colpì profondamente: “L’ansia è come un’onda, arriva e poi se ne va”. In quel momento, capì che non era sola, che molte altre persone combattevano la stessa battaglia. E decise di non arrendersi.

Iniziò un percorso di terapia, un viaggio alla scoperta di se stessa. Imparò a riconoscere i segnali d’allarme, a sfidare i suoi pensieri negativi e a sviluppare nuove strategie per affrontare l’ansia. Fu un percorso lungo e tortuoso, ma ogni passo avanti la avvicinava sempre di più alla serenità che desiderava.

L’ombra era ancora lì, ma non era più così minacciosa. Aveva imparato a convivere con lei, a gestirne la presenza. E anche se a volte le vecchie paure riaffioravano, sapeva di avere gli strumenti per affrontarle.

L’ansia non l’aveva vinta. Aveva solo imparato a convivere con lei, a trasformarla da nemico in compagno di viaggio. E questo, in fondo, era già una grande vittoria.


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